18 Ottobre 2007 di Davide Salerno
Oggi dal barbiere mentre aspettavo che arrivasse il mio turno pensavo.
Si sembra strano ma a volte capita anche a me di pensare.
Quando sono dal barbiere poi con i discorsi strani che si fanno in questo “luogo di perdizione” i pensieri sono più strani del solito.
Tra un pensiero e l’altro mi è venuta in mente una cosa che così, su due piedi, è difficile da dire.
"Facciamo una cosa adesso mi siedo e vi illumino".
Premesso che non ho ben capito ancora cosa sia questo web 2.0, però mi sembra di poter dire che quello che gli addetti ai lavori etichettano con questo acronimo sia la rivoluzione che ha investito il web in questi ultimi anni e che permette praticamente anche ad una scimmia di condividere quello che vuole online in pochi click ed in pochi secondi, cosa che fino a qualche anno prima, ai tempi del web 1.0 era impensabile fare.
La parola d’ordine è condividere e blog, microblog, videoblog, photoblog, social network, podcast e chi più ne ha più ne metta servono a questo: a permettere a chiunque lo voglia di far sapere al mondo intero quante volte è andato al cesso, le impressioni sul suo ultimo acquisto piuttosto che a pubblicare il calendario dei giorni in cui è intrattabile perchè ha le sue cose…
Poi chiudo il computer accendo la TV e tra un reality show e l’altro che cerco di schivare mi accorgo che le cose non sono molto diverse. Anche lì ci sono delle persone che per placare le proprie manie di protagonismo si mettono a nudo, più o meno sinceramente e più o meno apertamente, non su un sito web ma sul piccolo schermo. In sostanza cambia il mezzo, la TV da una parte la Rete dall’altra, ma poi alla fin fine la sostanza è sempre quella lì.
Battibecchi, invidia, voglia di vendersi al miglior offerente, falsità ed a volte sincerità, voglia di stare assieme per scoprire le diversità degli altri e via dicendo: tutte cose che accomunano il tanto decantato Web 2.0 al tanto disprezzato mondo dei Reality Show da cui tutti dichiarano di stare ben lontani.
Ora non è che facciamo come la volpe che non può arrivare all’uva e dice che è acerba? Perchè i vari Costantino del piccolo schermo che vengono quotidianamente crocifissi qui e là nella rete non fanno nient’altro che mostrarsi sperando che a qualcuno interessi quello che hanno da mostrare e compri la loro merce. Sul web cambiano i modi, cambia la moneta di scambio ma il fatto che tutto sia improntato verso la condivisione di se stessi sperando che ci sia qualcuno, da qualche parte nel mondo, che sia interessato alla nostra vita (digitale e non) e che “compri” quello che vendiamo mi sembra che ricalca per filo e per segno quello che avviene in TV.
Ora non sono un sociologo nè uno psicologo e credo di averne sparate a sufficienza di cazzate per oggi. Non andrò a fare discorsi qualitativi perchè non mi sembra il caso di farli anche perchè mi andrei a cacciare in guai più grossi di me.
A me il paragone Web 2.0 = Reality Show de noi autri mi sembra calzare alla perfezione. Illuminatemi su ciò che non riesco a vedere e sugli orrori che ho detto…
Commenti