Boom della community mySpace, 4° sito più cliccato dopo i colossi del web. La «piazzetta» dei teenager Usa è virtuale
Uno studio: lo frequentano quasi tutti i ragazzi statunitensi fra 14 e 24 anni. «Ha sostituito cinema e bar come luogo d'incontro»
NEW YORK – Giorgia Rosenbluth, Jasmine Bostick e Bibi Tran, 16enni, lo visitano varie volte al giorno. «Quando sono a casa tengo la pagina sempre aperta», spiega la Rosenbluth, «tutti i miei amici sono lì. E anche i miei compagni di scuola ci bazzicano». Non sono i soli. Secondo uno studio realizzato dal quotidiano americano Usa Today, quasi ogni americano d’età compresa tra i 14 e i 24 anni oggi frequenta il sito Internet mySpace.com. «Ha sostituito i cinema, i centri commerciali, la piazza, la discoteca e i bar come il luogo deputato per incontrarsi -, scrive Usa Today -. Essere un teenager, oggi, in America, significa far parte di questo network sociale».
Una schermata da MySpaceIn soli due anni di vita, MySpace – che è gratuito e si autofinanzia attraverso la pubblicità - è passato da poche centinaia d’utenti a quasi 48 milioni di membri. Nell’ambita hit parade dei siti più visitati, MySpace arriva quarto, dopo Yahoo, Msn e Google e prima di eBay e Aol. «Questo incredibile successo ci ha letteralmente colti di sorpresa», spiega il 29enne Tom Anderson, co-fondatore insieme al 39enne Chris DeWolfe del sito, acquistato a luglio dalla News Corp. di Rupert Murdoch per 580 milioni di dollari. «Nessuno di noi si aspettava questi numeri», precisa Anderson.
Per chi non è cresciuto con Internet, può essere molto strano pensare ad un sito web come un luogo di ritrovo vero e proprio. Ma per giovani come la Rosenbluth e le sue amiche di terzo liceo, che non hanno mai conosciuto l’era pre-web, il ciberspazio è un luogo vero, come un palazzo o una città. «Oggi tra amici non ci si scambia più il numero di telefono, ma il nostro profilo individuale su MySpace - spiega la Bostick -, ogni utente ha una pagina personalizzata».
Ma cos’è esattamente MySpace? «E’ una grande casa, dove ogni dettaglio dell’arredamento rispecchia la tua personalità, inserita in un villaggio che puoi visitare, ma solo se ti va», risponde Alessandra Aliquò, aficionada di Myspace dal suo debutto nel gennaio del 2004». «Sul tuo spazio puoi fare ciò che ti pare - incalza l’Aliquò - decorandolo, aggiungendo fotografie, disegni, poesie, slogan e soprattutto musica».
Non a caso molte band americane hanno cominciato a servirsene. Il complesso Hawthorne Heights, completamente sconosciuto fino a ieri, è diventato popolarissimo dopo aver debuttato su MySpace. Che di recente ha lanciato l’omonima etichetta discografica e ha iniziato ad organizzare concerti e festival, mentre sta trattando per lanciare una stazione radio satellitare.
Ma per la maggior parte dei suoi visitatori, il sito è soprattutto un rito sociale per conoscere e incontrare nuovi amici, con gli stessi gusti, interessi e hobby. «Anche il teenager più complessato e timido, che vive in uno sperduto paesino nel deserto dell’Arizona, non si sente mai solo», spiega la psicologa Anastasia Goodstein. «I teenagers oggi sono narcisisti ed esibizionisti e costantemente alla ricerca di approvazione», prosegue, «Per loro MySpace è come una droga».
Secondo James Katz, docente di comunicazione alla Rutgers University, MySpace è la realizzazione di un’utopia, sognata invano dalle passate generazioni: «Un luogo ideale dove incontrare gente coi tuoi stessi identici gusti, quando e come vuoi, senza supervisione e interferenze degli adulti. E soprattutto evitando tutti quelli che ti stanno antipatici».
Alessandra Farkas
12 gennaio 2006
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