Il problema è in auge da pochi minuti ma già la situazione emerge in tutta la sua gravità. Le
segnalazioni si moltiplicano, le prime conferme arrivano e la situazione va lentamente
migliorando. Twitter, Facebook e FriendFeed hanno improvvisamente rallentato le proprie attività
ed una moltitudine di messaggi di errore ha impedito in taluni casi la visita del sito stesso, mentre
in altri casi ha soltanto limitato l'interazione con il servizio.
La contestualità dei problemi ha immediatamente lasciato ipotizzare che vi fosse qualcosa di
grave a monte del problema e la conferma è giunta a breve dal blog di Twitter: «We are defending
against a denial-of-service attack
, and will update status again shortly». Twitter ha dunque confermato quanto si stava ipotizzando:
un esteso DoS
sta mettendo a dura prova i server dei social network e le disfunzioni di queste ore hanno pertanto
un motivo ed una radice comune.
Nessun commento, al momento, dagli altri network sotto attacco. Si segnalano disfunzioni
similari anche su altri siti, quali ad esempio LiveJournal
. Facebook sembra aver retto più di altri il carico improvviso giunto sulle strutture del sito, ma
l'uso del servizio è parso comunque compromesso a lungo (senza problemi, invece, la
consultazione delle pagine).
Spiega la scheda HTML.it sui Denial of Service: «Un attacco di tipo DoS (acronimo di Denial of
Service) è una qualsiasi azione intrapresa fisicamente da un utente, oppure da un software, che
blocca l'hardware o il software del vostro PC. Questo tipo di attacco rende il sistema, o parte di
esso, irraggiungibile, negando quindi, il servizio agli utenti autorizzati. Un attacco di questo tipo
non avviene mai casualmente, l'obiettivo del suo autore è quello di eliminare le vostre risorse dalla
rete, creando un disservizio totale o parziale. [...] Gli attacchi DoS si sono evoluti nel corso del
tempo, da semplici attacchi, condotti da singoli PC, ad attacchi organizzati in modo distribuito (da
qui l'acronimo DDoS), portati da migliaia di computer disseminati per tutta la rete. Con un solo
script di shell è possibile mettere letteralmente in ginocchio le risorse di un'intera organizzazione».
In attesa di dettagli tecnici dai siti colpiti, è in queste righe la motivazione di ciò che sta
succedendo sui maggiori social network della rete: un attacco che coinvolge potenzialmente 400
milioni di persone in tutto il mondo
.
segnalazioni si moltiplicano, le prime conferme arrivano e la situazione va lentamente
migliorando. Twitter, Facebook e FriendFeed hanno improvvisamente rallentato le proprie attività
ed una moltitudine di messaggi di errore ha impedito in taluni casi la visita del sito stesso, mentre
in altri casi ha soltanto limitato l'interazione con il servizio.
La contestualità dei problemi ha immediatamente lasciato ipotizzare che vi fosse qualcosa di
grave a monte del problema e la conferma è giunta a breve dal blog di Twitter: «We are defending
against a denial-of-service attack
, and will update status again shortly». Twitter ha dunque confermato quanto si stava ipotizzando:
un esteso DoS
sta mettendo a dura prova i server dei social network e le disfunzioni di queste ore hanno pertanto
un motivo ed una radice comune.
Nessun commento, al momento, dagli altri network sotto attacco. Si segnalano disfunzioni
similari anche su altri siti, quali ad esempio LiveJournal
. Facebook sembra aver retto più di altri il carico improvviso giunto sulle strutture del sito, ma
l'uso del servizio è parso comunque compromesso a lungo (senza problemi, invece, la
consultazione delle pagine).
Spiega la scheda HTML.it sui Denial of Service: «Un attacco di tipo DoS (acronimo di Denial of
Service) è una qualsiasi azione intrapresa fisicamente da un utente, oppure da un software, che
blocca l'hardware o il software del vostro PC. Questo tipo di attacco rende il sistema, o parte di
esso, irraggiungibile, negando quindi, il servizio agli utenti autorizzati. Un attacco di questo tipo
non avviene mai casualmente, l'obiettivo del suo autore è quello di eliminare le vostre risorse dalla
rete, creando un disservizio totale o parziale. [...] Gli attacchi DoS si sono evoluti nel corso del
tempo, da semplici attacchi, condotti da singoli PC, ad attacchi organizzati in modo distribuito (da
qui l'acronimo DDoS), portati da migliaia di computer disseminati per tutta la rete. Con un solo
script di shell è possibile mettere letteralmente in ginocchio le risorse di un'intera organizzazione».
In attesa di dettagli tecnici dai siti colpiti, è in queste righe la motivazione di ciò che sta
succedendo sui maggiori social network della rete: un attacco che coinvolge potenzialmente 400
milioni di persone in tutto il mondo
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