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Euroblog 2006: presentati ufficialmente a Stoccarda i risultati della ricerca Euprera sull’utilizzo dei blog nell’ambito delle Relazioni Pubbliche.



Un articolo di Emanuele Invernizzi e Stefania Romenti.

Sono ormai 30 milioni i blog oggi esistenti con un ritmo di crescita di 800 mila al giorno. Ma quanto incide la diffusione di questo fenomeno sulle pratiche della professione di relazioni pubbliche e di corporate communication?A questo quesito ha cercato di rispondere Euprera (European Public Relations and Research Association) con una ricerca realizzata nel 2005 sulla diffusione, l'utilizzo e l'implementazione dei blog nel campo delle relazioni pubbliche e della corporate communication.Dalla ricerca emerge che poco più del 30% dei 587 comunicatori intervistati utilizza regolarmente i blog nell'attività di monitoraggio. La percentuale supera il 55% considerando solo coloro che dichiarano di possedere una buona familiarità nei confronti delle tecnologie informatiche. I blog più monitorati sono in assoluto quelli tematici, in particolare quelli dedicati alla comunicazione e giornalistici, mentre vengono trascurati quelli istituzionali (anche se realizzati da organizzazioni concorrenti) e quelli a carattere politico.Per quanto riguarda l'implementazione, solo il 19,3% dei professionisti intervistati appartiene a organizzazioni che hanno un blog. Di queste il 61,9% ne ha realizzato uno istituzionale, il 48% lo ha dedicato a un progetto interno, il 49% possiede un blog implementato dai dipendenti e il 30% dal CEO in persona. Infine il 42% delle organizzazioni che non hanno un blog dichiarano di volerlo realizzare entro un anno.Fra i motivi che frenano le organizzazioni a implementare un blog stanno prima di tutto la scarsa chiarezza sui benefici ottenibili, la bassa dimestichezza dei professionisti con le tecnologie informatiche e l'incapacità a controllarne i contenuti.I fattori che invece spingono le organizzazioni a svilupparne uno sono in primo luogo la possibilità di coinvolgere i dipendenti e in secondo luogo il fatto di poter essere percepiti come una realtà innovativa e dinamica. I risultati della ricerca fanno dunque emergere una realtà ancora frammentata nella quale i comunicatori che utilizzano i blog con una certa regolarità sembrano farlo più spinti dalla passione per le nuove tecnologie piuttosto che dalla conoscenza intrinseca delle specificità e delle potenzialità comunicazionali dello strumento. Quali sono dunque le specificità dei blog rispetto ad altri strumenti tecnologici (sito web, Intranet, &.) utilizzati dai professionisti di RP?Primo: l'ego-referenzialità . Il blog è un diario personale che non deve essere costruito sulla base delle esigenze degli interlocutori ma di chi lo realizza. Questo implica che la forma espressiva che viene utilizzata sia del tutto personale. Nulla deve essere "rifinito" dal punto di vista stilistico. Tanto meno i commenti dei lettori, anche qualora contengano errori ortografici. Secondo: l'aggiornamento continuo. Il valore aggiunto dello strumento sta nella freschezza dei contenuti. Ogni giorno i lettori devono trovare qualcosa di nuovo, oltre a ottenere risposta pressocchè immediata ai propri commenti. Terzo: i collegamenti. Link, link e ancora link. Ogni blog che si rispetti contiene una lista dei blog preferiti dall'autore (blogroll) e consiglia al lettore numerosi e utili collegamenti ad altri siti.Quarto: la semplicità . Implementare un blog è tanto facile dal punto di vista tecnologico quanto poco costoso. Esistono software, come quello scaricabile da Google, che consentono di costruire un blog attraverso pochi e semplici passi.E quali le potenzialità comunicazionali offerte dai blog?
I blog rafforzano le reti sociali esistenti (social networks) interne ed esterne all'organizzazione perchè le trasformano in reti di conversazione. Attraverso i blog i pubblici chiave discutono dell'organizzazione e dei suoi prodotti, per poi parlarne con amici e parenti in un processo dialogico continuo. Attraverso i blog i dipendenti condividono punti di vista e interessi, li trasferiscono al management oltre che a persone esterne all'azienda.Il modello di comunicazione conversazionale su cui i blog si basano, ne rappresenta il vero punto di forza. E' il rivolgersi agli interlocutori nel modo in cui essi pensano e si esprimono che alimenta la fiducia di questi ultimi e rafforza l'autenticità della marca e dell'organizzazione. Questo è il motivo per il quale i blog vengono considerati a tutti gli effetti la piattaforma del "Direct Stakeholder Management".

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